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Qualità della vita, ecosistema urbano e clima: tre strumenti di Lab24 da conoscere

  • Immagine del redattore: Matteo Manzi
    Matteo Manzi
  • 11 set
  • Tempo di lettura: 5 min

infografica di lab24 sulla classifica della qualità della vita

Come si misura la qualità della vita di un luogo? Spesso ci affidiamo al passaparola, a impressioni personali, a racconti di amici o influencer. I social amplificano le percezioni, positive o negative che siano, e rischiano di trasformarsi in verità condivise. Ma se potessimo basare le nostre valutazioni su dati oggettivi, comparabili e accessibili?

Il problema è che trovare informazioni complete e affidabili sulla qualità della vita in Italia non è semplice. Le fonti sono numerose e spesso frammentate in giro per la rete, con linguaggi tecnici che scoraggiano chi non è un addetto ai lavori.

Qui entra in gioco Lab24 del Sole 24 Ore, un vero e proprio atlante digitale del territorio italiano. Non si tratta solo di classifiche, ma di strumenti interattivi che traducono analisi complesse in mappe e grafici comprensibili a tutti (e anche piacevoli alla vista in effetti). Eppure, nonostante il suo enorme potenziale, queste sezioni sono poco conosciute e persino difficili da raggiungere dalla homepage del giornale.

Con questo articolo voglio farvi scoprire tre sezioni chiave di Lab24 Qualità della Vita Ecosistema Urbano  Indice del Clima mostrando non solo cosa misurano, ma anche come possono essere usate concretamente da chiunque.


Lab24: un tesoro nascosto di dati


Lab24 è il laboratorio di data journalism e data visualization del Sole 24 Ore. Nato nel 2019, ha l’obiettivo di rendere leggibili fenomeni complessi attraverso mappe, classifiche interattive e grafici intuitivi.

Il suo valore aggiunto sta nella possibilità di confrontare i dati a livello provinciale, con serie storiche che permettono di capire non solo dove ci troviamo oggi, ma anche come le cose sono cambiate nel tempo (attraverso un sistema di classifiche e "medaglie"). In un Paese spesso percepito in termini generici (“al nord si sta meglio”, “nelle grandi città si vive peggio”) questi strumenti offrono un dettaglio prezioso e fondato.

Le fonti su cui si basano i diversi progetti sono numerose e certificate: Istat, ministeri, agenzie ambientali, enti locali, Legambiente, FPA e altre istituzioni riconosciute. Ogni indicatore nasce quindi da un patrimonio di dati ufficiali e affidabili, raccolti e tradotti in un linguaggio accessibile.

Il portale non è un semplice archivio, ma uno strumento di esplorazione: potete navigare province e capoluoghi, filtrare i dati, scoprire classifiche e tendenze con un click. È come avere sotto mano una lente d’ingrandimento capace di rivelare dinamiche invisibili a occhio nudo.


infografica di lab24 sull'ecosistema urbano a reggio emilia

Le tre lenti di ingrandimento sul territorio


  1. Qualità della vita: il quadro d’insieme

    La storica indagine annuale del Sole 24 Ore, giunta alla sua 35ª edizione, si basa su 90 indicatori raggruppati in sei macro-categorie: Ricchezza e consumi; Affari e lavoro; Giustizia e sicurezza; Demografia e società; Ambiente e servizi; Cultura e tempo libero.


    Perché è importante: questo strumento offre una visione olistica del benessere di una provincia. Non si limita al reddito o al numero di palestre e piscine, ma integra dimensioni economiche, sociali, ambientali e culturali nel particolare. È la bussola ideale per orientarsi in un mare di informazioni.


    Come usarlo: la mappa interattiva permette di selezionare una provincia e analizzarne i punti di forza e debolezza. Ad esempio, una provincia può risultare ai vertici per “Cultura e Tempo libero” ma trovarsi in fondo alla classifica per “Ambiente e Servizi”. Per chi cerca un equilibrio tra stimoli culturali e qualità dell’aria, questa informazione è cruciale.


  2. Ecosistema urbano: la salute dell’ambiente in cui viviamo

    Realizzato in collaborazione con Legambiente, questo progetto valuta la performance ambientale dei capoluoghi di provincia. Gli indicatori includono la qualità dell’aria (es. ozono, PM10, PM2.5), la raccolta differenziata, l’offerta di trasporto pubblico, la presenza di piste ciclabili, isole pedonali, alberi, superficie verde e molto altro.


    Perché è importante: qui il tema ambientale diventa centrale, con implicazioni dirette sul benessere psicofisico. Respirare aria pulita, avere accesso a spazi verdi e muoversi con mezzi sostenibili non è un lusso: sono condizioni che riducono lo stress e favoriscono esperienze restorative e l'opportunità di uno stile di vita più sostenibile.


    Come usarlo: se per voi è prioritario vivere in un ambiente salubre, questo è lo strumento da consultare. Potete scoprire, ad esempio, che una città con alto tasso di raccolta differenziata è anche povera di verde urbano, o viceversa. Informazioni preziose per chi vuole valutare un trasferimento o per cittadini che vogliono chiedere interventi mirati alla propria amministrazione, magari per quanto riguarda la presenza di piste ciclabili, una scarsa qualità del servizio di trasporto pubblico o la presenza di pochi parchi pubblici.


  3. Indice del clima: il benessere nostro e del pianeta

    L’Indice del Clima valuta la vivibilità meteorologica di ogni provincia attraverso 15 parametri: ondate di calore, notti tropicali, umidità relativa, escursione termica, giorni consecutivi senza pioggia, presenza di nebbia, giorni freddi e molto altro.


    Perché è importante: questo indicatore va oltre le infrastrutture e i servizi: misura l’esperienza fisica e percettiva quotidiana. Il clima incide sull’umore, sulle abitudini sociali e sulla possibilità di godere degli spazi aperti. È un dato che parla direttamente alla nostra vita quotidiana.


    Come usarlo: questo indice permette di rispondere a domande personali come “Soffro il caldo umido estivo?”, “Ho bisogno di molte ore di sole per stare bene?”. Molti di noi hanno una preferenza per temperature più rigide o più alte e questo potrebbe essere un portale utile in tal senso. Incrociando questi dati con la Qualità della Vita, si può individuare un luogo che non sia solo efficiente, ma anche climaticamente confortevole per le proprie esigenze.

infografica di lab24 sugli eventi climatici estremi a milano

Mettere i dati al lavoro: tre scenari d’uso


  1. Per il cittadino consapevoleChi vive in un territorio può usare questi strumenti per capire meglio la propria città. Sapere che il proprio capoluogo è penultimo per qualità dell’aria trasforma un’opinione generica in un’istanza fondata, utile per il dibattito pubblico, per dialogare con l’amministrazione o per fondare un comitato civico. I dati diventano una leva per il cambiamento e perchè no, per i professionisti chiamati in causa per proporre soluzione per tale cambiamento. 


  2. Per chi progetta un traslocoPer chi sta pensando a un trasloco, i tre portali possono diventare una vera e propria matrice decisionale. Prima si consulta la Qualità della Vita per una scrematura generale, poi si approfondisce con Ecosistema Urbano e Indice del Clima in base alle priorità personali. Vi parlo anche da esperienza personale: quando mi sono trasferito da Padova a Pistoia non avevo a disposizione strumenti così intuitivi, e capire prima le differenze avrebbe potuto orientare le mie aspettative.


  3. Per ricercatori e analistiQuesti dati sono una miniera per chi studia fenomeni sociali, ambientali o psicologici. Si possono formulare ipotesi affascinanti: le province con il miglior indice climatico coincidono con quelle più ricche di offerta culturale? Le città con più verde urbano hanno tassi di criminalità più bassi? Molti studi hanno già esplorato correlazioni simili, ma con Lab24 chiunque può iniziare a testarle.

infografica di lab24 sul clima

Psicologia ambientale e biophilic design: oltre i confini domestici


La qualità della vita non dipende solo dalla casa in cui viviamo o dall’ufficio dove lavoriamo. È intrecciata con il contesto urbano e territoriale. Un quartiere con aria pulita, spazi verdi e un clima gradevole favorisce esperienze restorative quotidiane che si sommano agli effetti del design degli ambienti interni.

Per chi si occupa di psicologia ambientale e di biophilic design, strumenti come quelli di Lab24 sono preziosi perché permettono di ampliare lo sguardo. Non si tratta solo di progettare un ambiente interno rigenerante, ma di inserire quella progettazione dentro un ecosistema urbano che la sostiene e la amplifica.


Dai dati alla consapevolezza


Lab24 offre l’opportunità di passare dal sentito dire alla conoscenza fondata. È un invito a guardare il territorio con occhi nuovi, trasformando i dati in consapevolezza e la consapevolezza in azione.

Conoscere a fondo i luoghi che abitiamo è il primo passo non solo per scegliere meglio, ma anche per prendercene cura, per sviluppare un vero e proprio attaccamento al luogo. Un cittadino informato è un cittadino più potente, capace di incidere sul proprio presente e di costruire un futuro più sostenibile.

Vi invito quindi a esplorare le mappe di Lab24, a “giocare” con i dati della vostra città o di quella che sognate di abitare, e a condividere con altri le scoperte che vi sorprenderanno.

 

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