Il settore delle costruzioni è uno dei maggiori responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale, contribuendo quasi al 40% delle emissioni totali, secondo il Global Alliance for Buildings and Construction. In un mondo sempre più attento alla sostenibilità, la necessità di un cambiamento nel modo in cui progettiamo e costruiamo gli spazi è più urgente che mai. Qui entra in gioco l'economia circolare, un modello di produzione e consumo che può rivoluzionare il settore, in particolare attraverso il biophilic design.
Cos'è l'economia circolare
A differenza del modello economico lineare tradizionale – che segue un ciclo di produzione, utilizzo e scarto – l'economia circolare mira a ridurre gli sprechi al minimo. Questo approccio include pratiche come la condivisione, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo, rendendo i materiali e le risorse quanto più possibile rinnovabili e riutilizzabili. Per un biophilic designer, questo significa non solo creare spazi che promuovano il benessere, ma anche progettare in modo da ridurre l'impatto ambientale.
Biophilic design e materiali sostenibili
Un aspetto fondamentale del biophilic design è l'uso di materiali naturali, come legno e pietra. Tuttavia, l'approccio sostenibile va oltre, includendo l'utilizzo di materiali locali per ridurre le emissioni legate al trasporto e per meglio integrare l'architettura con l'ambiente naturale circostante. Stephen Kellert, uno dei principali promotori del biophilic design, ha sottolineato l'importanza di un'integrazione armoniosa tra l'ambiente costruito, il paesaggio e l'ecologia del luogo.
Applicare l'economia circolare nella progettazione
Riparabilità e riciclabilità: Durante la progettazione, è fondamentale prevedere che i materiali possano essere riparati o, se questo non è possibile, che siano facilmente riciclabili. Ad esempio, scegliere materiali modulari che possono essere sostituiti o rinnovati riduce la necessità di nuovi prodotti.
Uso efficiente delle risorse: L'economia circolare richiede un'attenta pianificazione per massimizzare l'uso delle risorse naturali. Materiali come il legno possono essere trattati per aumentare la loro durata, e il design modulare può facilitare il riutilizzo.
Progettare per il disassemblaggio: Creare edifici e arredi che possano essere facilmente smontati e riciclati è un altro principio chiave. Questo approccio assicura che, quando un prodotto o un edificio raggiunge la fine della sua vita utile, i materiali possano essere riutilizzati senza sprechi.
Biophilic design e ecologia del paesaggio
Un altro concetto importante nel biophilic design è l'ecologia del paesaggio. Significa progettare in modo che gli spazi costruiti non disturbino l'ecosistema, ma lo arricchiscano. Ad esempio, l'uso di vegetazione autoctona non solo preserva la biodiversità, ma richiede anche meno risorse per la manutenzione. L'integrazione con la cultura e l'ecologia del luogo non è solo un valore estetico, ma un passo essenziale verso la sostenibilità.
Un design impegnato
L'economia circolare e il biophilic design condividono un obiettivo comune: creare un futuro più sostenibile e rigenerativo per le persone e il pianeta. Come designer, il mio impegno è quello di integrare questi principi nella progettazione, garantendo che gli spazi che creiamo siano non solo belli e rigenerativi, ma anche rispettosi delle risorse naturali che abbiamo a disposizione.
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