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Human Centric Lighting: quando la luce è progettata per il benessere umano

Passiamo circa il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi, secondo il National Human Activity Pattern Survey (NHAPS) dell'Environmental Protection Agency. Questo dato evidenzia quanto sia importante il modo in cui progettiamo gli spazi indoor, e uno degli elementi più influenti è la luce. L'Human Centric Lighting (HCL) rappresenta un sistema di illuminazione che mette al centro il benessere umano, andando oltre il semplice comfort visivo.



Cos'è l'Human Centric Lighting

L'HCL è un approccio che utilizza la luce per influenzare non solo la nostra esperienza visiva, ma anche le risposte fisiologiche e psicologiche. Le caratteristiche fisiche della luce, come la durata dell'esposizione, la distribuzione spaziale, lo spettro luminoso e le riflessioni, hanno un impatto significativo su aspetti come il ritmo circadiano, il sonno, l'umore, la produttività e persino i livelli di stress.


Come la luce influenza il nostro corpo e la nostra mente

La luce è un potente sincronizzatore dei nostri ritmi biologici. Esporsi alla luce naturale o a una luce artificiale ben progettata aiuta a regolare il ritmo circadiano, che è il ciclo naturale sonno-veglia del nostro corpo. Una cattiva progettazione della luce, invece, può disturbare questo ciclo, causando problemi di sonno, stanchezza e un generale senso di malessere. Oltre a influire sul sonno, la luce ha effetti diretti sul sistema endocrino, influenzando la produzione di melatonina e cortisolo, ormoni legati al rilassamento e allo stress.


Le caratteristiche chiave di un sistema di Human Centric Lighting


  1. Temperatura di colore: La luce calda (sotto i 3.000 K) favorisce il rilassamento, mentre la luce fredda (sopra i 5.000 K) stimola l'attenzione e la vigilanza. Adattare la temperatura di colore durante il giorno può supportare il ritmo circadiano naturale.

  2. Intensità luminosa: La quantità di luce deve essere modulata in base alle esigenze dell'ambiente e alle attività svolte. Ad esempio, un’illuminazione più intensa è utile negli ambienti di lavoro, mentre una luce più soffusa è preferibile nelle zone di relax.

  3. Durata dell'esposizione: Una luce troppo intensa o esposta per lunghi periodi può essere dannosa. La progettazione HCL considera anche quando e quanto tempo esporre le persone a determinate luci.

  4. Distribuzione spaziale e riflessioni: La luce deve essere distribuita uniformemente per evitare ombre nette o zone di abbagliamento. Anche le superfici riflettenti giocano un ruolo nella qualità dell’illuminazione percepita.



L'importanza di una progettazione illuminotecnica basata su evidenze

Investire in una progettazione illuminotecnica basata su studi scientifici è un investimento a lungo termine per il benessere. Che si tratti di un ambiente domestico o commerciale, avere un esperto che possa guidare questo processo è fondamentale. La luce non è solo uno strumento per illuminare gli spazi, ma una risorsa che può migliorare la qualità della vita, influenzando il benessere fisico, emotivo e mentale delle persone.


Conclusione

La biofilia rappresenta l'amore per la vita, e la luce è vita. Attraverso l’Human Centric Lighting, possiamo sfruttare al meglio le potenzialità della luce per vivere e lavorare in spazi più sani e stimolanti. Considerare la luce come parte integrante della progettazione significa abbracciare un approccio olistico che valorizza l'essere umano e la sua connessione con l'ambiente.

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