Un nuovo ospedale per Cremona by Mario Cucinella Architects
- Matteo Manzi
- 6 giorni fa
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Nel panorama della sanità pubblica italiana, il progetto del nuovo ospedale di Cremona rappresenta un caso raro e ambizioso: non solo un'infrastruttura sanitaria funzionale e tecnologicamente avanzata, ma un ambiente pensato per il benessere psicofisico di chi lo vive quotidianamente. Firmato da Mario Cucinella Architects, lo studio italiano noto per l’impegno sul fronte della sostenibilità e della qualità ambientale, il progetto porta con sé una visione integrata in cui natura, architettura e salute si intrecciano. Il vero punto di svolta è la visione olistica e salutogenica, nella quale viene considerato il benessere e la persona nella sua complessità.
Il nuovo ospedale nascerà su un’area di circa 180.000 mq, a margine del centro urbano e a contatto con il paesaggio fluviale. Sarà un edificio a forma semicircolare, sviluppato su sette piani, progettato per abbracciare il verde e ospitare al suo interno non solo reparti e funzioni cliniche, ma anche spazi pubblici, servizi, luoghi di relazione. È un’idea di ospedale che non isola ma connette, pensata come una “città nella città”, in grado di dialogare con il territorio e la comunità.

Architettura e natura: un’alleanza per il benessere
Il cuore del progetto è il rapporto tra costruito e natura. Il nuovo ospedale sarà letteralmente immerso in un grande Parco della Salute, un sistema paesaggistico articolato in tre anelli: il bosco climatico, l’anello vitale e l’anello rurale. Questi spazi non sono semplici aree verdi ornamentali, ma veri e propri ambienti terapeutici, pensati per supportare la salute fisica e mentale attraverso il contatto con la natura.
Il bosco climatico funzionerà come un filtro verde intorno all’ospedale, con percorsi per il forest bathing, aree per la lettura, spazi per la meditazione e una food forest comunitaria. L’anello vitale sarà una passeggiata attrezzata per l’attività fisica, mentre l’anello rurale, con ampi prati e un laghetto, offrirà zone di sosta e contemplazione. In più, nel cuore dell’edificio, è previsto un giardino terapeutico vero e proprio, facilmente accessibile anche da pazienti con ridotta mobilità, che potrà ospitare attività riabilitative, ortoterapia e momenti di relax protetto.

Interni pensati per il benessere di dipendenti e pazienti
Le attenzioni progettuali ovviamente non si fermano agli spazi esterni. Anche gli ambienti interni dell’ospedale riflettono un approccio centrato sulla qualità dell’esperienza. Le camere di degenza, ad esempio, sono pensate per garantire privacy, un grande apporto di luce naturale (con uno studio sull'indice di illuminazione naturale UDLI) e connessione visiva con l’esterno: nei render ufficiali le vetrate sono a tutta altezza, in modo che anche il paziente sdraiato possa vedere il paesaggio e beneficiare della luce naturale pur rimanendo protetto dal sole diretto attraverso la relizzazione i lamelle frangisole. I materiali scelti per gli arredi e le finiture interne richiamano tonalità calde e texture naturali, in linea con le evidenze della psicologia ambientale che mostrano come l’ambiente fisico influenzi lo stato psicofisico.
Grande attenzione è posta anche ai percorsi e ai flussi interni, che sono progettati per ridurre lo stress, la confusione e i tempi di percorrenza. I reparti saranno organizzati secondo il criterio dell’intensità di cura, con flussi distinti ma integrati tra pazienti, personale e visitatori. Al piano terra sarà presente una vera e propria hospital street, un boulevard interno che ospiterà servizi, spazi per l’attesa, punti ristoro, aree espositive e zone di socializzazione. Tutto ciò contribuirà a rompere la monotonia tipica degli ambienti ospedalieri, offrendo una varietà di stimoli e occasioni di relazione umana.

Sostenibilità e resilienza: un ospedale che guarda al futuro
Oltre alla qualità ambientale e umana, il progetto si distingue anche per le prestazioni energetiche e ambientali. L’ospedale sarà un edificio NZEB (Nearly Zero Energy Building), con facciate performanti, strategie passive di ventilazione e illuminazione, tetti verdi, pannelli fotovoltaici e impianti ad alta efficienza. L’obiettivo è ridurre il fabbisogno energetico del 35% rispetto agli standard di riferimento, minimizzare le emissioni e abbattere i costi operativi nel lungo periodo.
A questo si aggiunge la volontà di ottenere certificazioni ambientali e di benessere: in particolare, il progetto è stato impostato per raggiungere LEED Gold (con potenziale Platinum) e WELL Building Standard v2, due tra i protocolli internazionali più rigorosi nel valutare la qualità ambientale, la sostenibilità e il benessere umano. Il processo è ancora in corso ma la direzione è chiara: fare del nuovo ospedale un modello di eccellenza.

Impatto sulla salute e sull’economia: quando il benessere conviene
Progettare un ospedale attento alla luce, al silenzio, al verde, alla qualità dell’aria non è un vezzo architettonico: è una strategia scientificamente fondata e vantaggiosa anche sul piano economico.
Per i pazienti, ambienti più ristorativi e naturali si traducono in minore uso di farmaci, riduzione dell’ansia, miglioramento dell’umore e degenze più brevi. Studi ormai consolidati hanno dimostrato che pazienti con vista sul verde guariscono più in fretta e richiedono meno analgesici (Ulrich, 1984), mentre ambienti con luce naturale e materiali caldi aiutano a migliorare la collaborazione con il personale e a mantenere un tono emotivo più stabile (Al Khatib et al., 2024).
Per il personale sanitario, ambienti ben progettati significano meno stress, minore burnout, maggiore produttività e un calo dell’assenteismo (Attia, 2021). L’architettura può contribuire a rendere il lavoro più sostenibile e gratificante, riducendo anche i costi legati al turnover e alla formazione di nuovo personale.
Infine, per l’ospedale in sé, un edificio efficiente e ben progettato significa minori consumi, costi di manutenzione più bassi e maggiore attrattività verso professionisti e utenti. È un investimento iniziale che si ripaga nel tempo, non solo in termini economici, ma anche in termini di qualità della cura e della reputazione pubblica.

Un modello da seguire
Il nuovo ospedale di Cremona non è ancora stato costruito, ma il progetto in corso rappresenta già un punto di riferimento nel panorama italiano ed europeo. Unisce tecnologia e sensibilità, innovazione e umanità, visione ambientale e cura per i dettagli. È un esempio concreto di come la progettazione degli spazi possa avere un impatto reale sulla salute delle persone e sulla sostenibilità del sistema sanitario.
Il progetto ci ricorda che puntare al benessere significa potenziare e migliorare ogni aspetto della vita, che stare bene non significa solo assenza di malattia, ma presuppone una visione olistica e generalizzata dell'esistenza e dell'essere umano.
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