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ARFANTA

La transizione verso l'età pensionabile richiede spazi che non siano solo rifugi, ma attivatori di benessere. L'ex fienile presentava criticità tipiche dell'edilizia rurale (umidità, scarsa luce), fattori che impattano negativamente sulla regolazione dell'umore e sul comfort fisiologico. L'obiettivo era trasformare l'edificio in un ambiente protesico, capace di sostenere lo stile di vita attivo del proprietario.

La strategia progettuale ha stravolto la logica distributiva tradizionale: invertendo le zone, l'area giorno è stata portata al piano superiore per massimizzare l'esposizione alla luce naturale, fondamentale per la sincronizzazione circadiana e l'attivazione cognitiva durante il giorno. La zona notte, ricavata al piano terra, beneficia di una maggiore stabilità termica e di un setting introspettivo che favorisce il riposo. L'uso predominante di materiali naturali (legno e pietra locale) risponde ai principi del Biophilic Design, creando una connessione materica che riduce misurabilmente i livelli di cortisolo.

Particolare attenzione è stata posta all'ergonomia cognitiva: soluzioni di arredo integrato (come la scala-contenitore) riducono il disordine visivo e il conseguente carico mentale. Il sistema di illuminazione dimmerabile è stato calibrato per variare temperatura colore e intensità, supportando il ciclo sonno-veglia secondo i parametri del concetto Light del protocollo WELL.

LUOGO

Arfanta

SUPERFICIE

52 m²

CRITICITÀ
  • Deficit luce naturale

  • Scarso comfort termo-igrometrico

  • Layout disfunzionale per la routine quotidiana

SOLUZIONI
  • Inversione layout

  • Lighting design adattivo

  • Design materico (legno e pietra)

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