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Giustizia e identità culturale: Il design inclusivo del Bendigo Law Courts

bendigo law court

Il Bendigo Law Courts (BLC), progettato dallo studio Wardle, rappresenta un significativo esempio di come l'architettura possa migliorare l'esperienza in luoghi spesso percepiti come stressanti. Inaugurato nel febbraio 2023 a Bendigo, in Victoria, Australia, questo edificio di cinque piani ospita molte giurisdizioni, oltre a servire altre corti su base circuitale. Il progetto è frutto di una stretta collaborazione con la comunità, i professionisti legali e le agenzie di servizi locali, e di una forte partnership con DJAARA (Dja Dja Wurrung Clans Aboriginal Corporation) e Court Services Victoria.

Riconosciuto per il suo design innovativo e l'approccio centrato sull'utente, il Bendigo Law Courts ha ricevuto diversi premi, tra cui il William Wardell Award for Public Architecture e una Commendation for Sustainable Architecture. Questi riconoscimenti sottolineano l'importanza del progetto nel ridefinire l'esperienza di frequentare un tribunale.

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L'Esperienza negativa nei tribunali tradizionali

In molte città, i tribunali sono spesso percepiti (a ragione) come luoghi intimidatori e stressanti. L'esperienza di frequentare un tribunale, già di per sé carica di tensione, è spesso aggravata da un ambiente fisico che può aumentare l'ansia e la frustrazione. L'organizzazione degli spazi, con un wayfinding complesso, molteplici aule e sale d'attesa, può inoltre disorientare e aumentare il senso di oppressione. Invece di essere luoghi di giustizia e trasparenza, i tribunali tradizionali possono sembrare quindi labirinti impersonali che non tengono conto del benessere emotivo delle persone.

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Il focus sul benessere psicofisico

Il Bendigo Law Courts si distingue per un approccio progettuale che pone al centro il benessere psicofisico degli utenti. L'architettura e il design degli interni sono stati concepiti per ridurre la tensione e offrire un'esperienza più serena e accogliente, integrando i principi della psicologia ambientale, del restorative design e del biophilic design. Un approccio empatico ha guidato il design, con l'obiettivo di ridurre lo stress e la tensione tipici degli ambienti giudiziari. Ad esempio, la Family Violence Court è stata progettata con aree d'attesa sicure e ingressi separati per il personale operativo e le persone in custodia, garantendo la privacy e la sicurezza dei diversi utenti. L'illuminazione naturale è stata massimizzata grazie a grandi finestre che inondano di luce gli spazi pubblici, offrendo al contempo viste panoramiche sulla città e sulle montagne circostanti collegando visivamente interno ed esterno. Gli interni sono caratterizzati da una combinazione di colori caldi e naturali, con materiali e texture che creano un'atmosfera di calma e comfort. Aree lounge confortevoli e spazi di attesa sono stati inclusi per favorire il relax e il recupero delle energie. L'acustica è stata attentamente studiata per minimizzare il rumore e contribuire a un ambiente più tranquillo. La palette dei colori interni è ispirata all'ambiente locale, con materiali naturali e texture che evocano la natura.

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Simboli e materiali che connettono

Il Bendigo Law Courts è strettamente connesso al suo contesto culturale e geografico. La progettazione ha considerato la connessione al luogo a 360 gradi, coinvolgendo la comunità, usando materiali locali, includendo simbolismi e con un'attenta progettazione del paesaggio. Il progetto è stato sviluppato attraverso numerose consultazioni con la comunità, i professionisti legali e le agenzie di servizi locali. La partnership con DJAARA ha permesso di integrare la cultura e le tradizioni indigene nel progetto. Oltre il 90% dei materiali e della manodopera sono stati reperiti localmente, a dimostrazione di un forte impegno verso la sostenibilità e l'economia locale. I materiali e le texture degli interni ed esterni fanno riferimento alle tradizioni del popolo Dja Dja Wurrung e ad altri mestieri della regione, con una base in mattoni che omaggia la storia locale e una parte superiore rivestita in rame, un materiale tradizionale per gli edifici pubblici. La facciata è caratterizzata dall'opera d'arte 'Bunjil' di Racquel Kerr, che raffigura un'aquila cuneata, figura della creazione del popolo Djaara, simbolo di governance e cultura vivente. Il cortile d'ingresso, progettato con gli artisti Djaara, simboleggia una tradizionale cerimonia del fumo, che porta buoni spiriti e allontana quelli cattivi. La progettazione del paesaggio ha previsto la piantumazione di essenze autoctone come l'erba canguro, la margherita di yam, la campanula e l'ironbark, in collaborazione con i rappresentanti di Djaara, con l'inclusione di fontane e specchi d'acqua per evocare tranquillità e armonia.

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Non solo spazi di tensione

Il Bendigo Law Courts dimostra che è possibile creare luoghi di giustizia che siano anche spazi di benessere. L'approccio rigenerativo e biofilico adottato da Wardle sottolinea l'importanza di progettare edifici che tengano conto non solo delle esigenze funzionali, ma anche del benessere emotivo e psicologico delle persone. Questo progetto, con il suo focus sull'utente, sulla sostenibilità e sulla connessione al luogo, stabilisce un nuovo standard per le strutture pubbliche, auspicando che questo approccio possa essere adottato in futuro, anche in luoghi come i tribunali che generalmente hanno un grande impatto psicologico sulle persone e sulla comunità. Il Bendigo Law Courts dimostra come la progettazione evidence-based possa fare la differenza, trasformando luoghi che un tempo erano fonte di stress in spazi anche di accoglienza e serenità.



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